Masha Gessen è nata a Mosca nel 1967. Dopo più di vent’anni di onorata carriera come giornalista scientifica a Mosca, nel 2013 si è trasferita a New York, dove fa parte della redazione del “New Yorker”. Giornalista pluripremiata, ha scritto nove libri, tra cui Putin. L’uomo senza volto (Bompiani, 2012), la biografia non autorizzata di Vladimir Putin, e Il futuro è storia (Sellerio, 2019). Di Masha Gessen Carbonio ha pubblicato anche Perfect Rigor (2018), l’affascinante ricostruzione della vicenda umana del matematico russo Grigorij Perel’man.
UN’INCHIESTA AVVINCENTE SULLE ORIGINI DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE
Il 15 aprile 2013, al traguardo della Maratona di Boston, due bombe rudimentali provocano la morte di tre persone e il ferimento di altre 264. Responsabili delle esplosioni due fratelli, Tamerlan e Jahar Tsarnaev, sedicenti jihadisti di origine cecena.
Masha Gessen ricostruisce la storia della famiglia Tsarnaev, fin dalle origini nel lontano e martoriato Daghestan, e il contesto politico in cui si è svolta e di cui la tragedia di Boston è stata solo il devastante epilogo: le due guerre cecene e l’ascesa di Putin, la Guerra al Terrore degli Stati Uniti, il clima di sospetto nei confronti dei musulmani, i meccanismi che hanno spinto molti caucasici a radicalizzarsi.
Un reportage coraggioso e avvincente che getta luce sulle troppe ombre della politica internazionale.
Tale è la natura di quel delitto che centinaia di famiglie soffriranno per molti anni a venire. Questo libro però non parla di quel dolore: parla della tragedia che ha preceduto l’attentato, delle ragioni che hanno portato ad esso e delle sue vittime invisibili.