Aliya Whiteley è nata a Barnstaple (North Devon) nel 1974 e attualmente vive nel West Sussex. È autrice di romanzi, racconti, poesie e saggi pubblicati su diverse testate, antologie e siti letterari, tra cui «The Guardian», «Interzone», «McSweeney’s Internet Tendency». È stata nominata due volte per il Pushcart Prize e nel 2007 ha vinto il Drabblecast People’s Choice Award. Di Aliya Whiteley Carbonio ha pubblicato anche L’arrivo delle missive (2018).
Scrive su: aliyawhiteley.wordpress.com e su Twitter (@AliyaWhiteley)
Un gruppo di uomini vive isolato dal resto del mondo in una comunità rurale, nell’incontaminata Valle delle Rocce. Sono rimasti soli: le donne sono scomparse dalla faccia della terra, estinte da un male aggressivo che ha scelto come unico obiettivo da colpire proprio loro. Agli uomini non resta che radunarsi ogni sera davanti a un falò, dove raccontarsi storie su quelle che un tempo erano le loro madri, mogli e sorelle, quasi trasfigurandole in un mito. Ma un giorno qualcosa di inquietante accade nella Valle delle Rocce. Degli esseri stanno prendendo vita da strani funghi nel cimitero e nei boschi circostanti. Sono creature misteriose provenienti da memorie femminili, destinate a cambiare per sempre la vita della comunità.
Da un mondo distopico e post-apocalittico, una favola macabra e poetica, dove coesistono bellezza e orrore, che pone interrogativi inquietanti e ci costringe a riflettere.