«Il commissario Belletti sa trovare gli anfratti di onestà a cui appigliarsi e lì sboccia quella pìetas che lo rende uomo. Infinitamente superiore a qualsiasi essere malvagio che vive la propria misera esistenza rifiutando il vivere civile.»
Recensione di Rinaldo Picciotto da leggere qui
CdN, 17 gennaio 2025