DAVILOV IL VIOLISTA, “Un diavolo al contratto capace tutt’al più di risibili porcheriole”. Recensione su ALIAS – il manifesto (2 giugno 2019)

Così la russista Valentina Parisi sul romanzo di Vladimir ORLOV:

“Ribaltando la credenza che individuava nelle creature diaboliche nient’altro che «angeli ribelli», l’autore – nato a Mosca nel 1934 e scomparso cinque anni fa – crea la figura speculare di un demone riottoso e «incapace», cui l’obbligo professionale di odiare l’umanità provoca solo spaventosi mal dipancia. Quella di Orlov è una demonologia alla rovescia (non a caso, leggendo al contrario il nome Danilov si ottiene Volinad, in omaggio al diavolo Voland del Maestro e Margherita), una rilettura di tutto l’immaginario infernale russo e non, dove abbondano gli spunti satirici.”

Alias_ORLOV – Danilov il violista_2.06.2019

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