L’ISOLA ABITATA di Arkadij e Boris Strugackij recensito su “Quaderni d’altri tempi”

FALLIMENTO DELL’UTOPIA E DISTOPIA ALFINE REALIZZATA

di

Luca Giudici

«L’isola abitata si inserisce nel ciclo del cosiddetto Mondo del mezzogiorno (Mir Poludnja), che comprende diversi romanzi e racconti […]. Il mondo descritto è ambientato nel XXII secolo, e racconta eventi e avventure che accadono nelle situazioni più disparate, a personaggi spesso ricorrenti.[… ] Le trame sono piuttosto complesse e spesso hanno in comune tra loro solo il richiamo nostalgico a un pianeta Terra originario e lontano, se non perduto per sempre.[…] Una delle costanti di questo ciclo è la presenza della categoria dei progressori. Si tratta di individui che raggiungono altri pianeti, a volte per scelta, a volte fortunosamente, come è nel caso de L’isola abitata, e grazie alla loro particolare condizione sia fisica sia tecnologica, oltre che morale e politica, trattandosi degli emissari del comunismo realizzato, appaiono agli indigeni come fossero dotati di superpoteri, e in ogni caso capaci di influenzare il corso della Storia. In questo romanzo appare uno dei nomi più noti di questa tipologia di personaggi, ovvero Maksim Kammerer. Il personaggio è presente in diversi romanzi.»

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Quaderni d’altri tempi, 28 dicembre 2021

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