Arkadij (1925-1991) e Boris (1933-2012) Strugackij sono considerati tra i più importanti scrittori russi del ’900. Esperto di letteratura nipponica il primo, astronomo e matematico il secondo, hanno iniziato il loro lungo sodalizio negli anni Cinquanta. Le loro opere sono state tradotte in molte lingue, ricevendo ampi riconoscimenti. Tra i libri usciti in Italia: Picnic sul ciglio della strada (dal quale Andrej Tarkovskij ha tratto il film Stalker) e, pubblicati da Carbonio, La chiocciola sul pendio (2019), La città condannata (2020) e L’isola abitata (2021). In Russia è uscita l’opera omnia in 33 volumi.
DALLA CELEBRE COPPIA DI MAESTRI DELLA FANTASCIENZA RUSSA,
UN INTRIGANTE REQUIEM PER IL ROMANZO GIALLO.
Quando l’ispettore Peter Glebski decide di prendersi una pausa dal lavoro e si ritira in uno sperduto albergo tra le montagne, l’ultima cosa che desidera è rimanere invischiato in un’indagine. È lì per sciare, non pensare a nulla e oziare in beata solitudine. Ma non ha fatto i conti con gli altri clienti dell’albergo, una compagnia enigmatica composta da personaggi a dir poco bizzarri, tra cui un famoso illusionista, un San Bernardo a cui manca solo la parola e uno scienziato che si arrampica sui muri. Né immagina che il fantasma di un alpinista morto qualche anno prima alloggi ancora in quelle stanze, almeno a giudicare dagli strani eventi che continuano a verificarsi…
Poi una valanga blocca il passo di montagna, e all’improvviso gli ospiti si ritrovano completamente isolati, ma in compagnia di un cadavere.
Dagli autori cult della fantascienza russa, un’insolita e ironica incursione nel mondo del giallo, piena di interrogativi sul senso del dovere e sul riconoscimento dell’altro, che rende omaggio a Friedrich Dürrenmatt e al suo “requiem per il romanzo giallo”.
Con una postfazione di Boris Strugackij