Scrive Luca Giudici in quella che è una vera e propria monografia – ricca e rigorosa – sull’opera di Arkadij e Boris Strugackij: “La satira contro uno stato opprimente e invasivo si incarna qui nella figura del Direttorato per gli affari della foresta, una sorta di Grande Fratello sovietico che mira a controllare ogni aspetto della vita. Questa immensa foresta, anima pulsante di quel mondo, copre tutta la superficie del pianeta Pandora. […] [il romanzo è] il tentativo di riunire nelle stesse pagine tutti i grandi temi che attraversano la produzione dei fratelli: il potere e le sue degenerazioni, il controllo ossessivo, l’antropocentrismo, lo scetticismo, il valore della storia e della memoria, e in questa occasione, forse più che altrove, si delinea il passaggio dalla utopia a cui appartengono i romanzi della giovinezza alla distopia di questo tempo sempre più estremo e disumano.”