“se considerassimo l’amore un sentimento superficiale, iniettato sottopelle come l’eparina ma incapace a propagarsi fino a venire espulso ogni sette anni con un cambio repentino della nostra pelle come capita ai serpenti, agli animali a sangue freddo? Sarebbe completamente un’altra storia.
È questa l’idea assolutamente originale proposta da Aliya Whiteley nel suo bel romanzo La muta edito da Carbonio Editore.”
La recensione di Antonio Amoruso da leggere qui