PIENA ESISTENZA E MORTE: L’INCOMPRENSIBILE RELAZIONE
di
Gennaro Fucile
«Una delle opere più accessibili del viennese, ideale per prendere confidenza con la sua scrittura meravigliosa quando disegna paesaggi, inquadra particolari, osserva minuziosamente ogni dettaglio, relaziona introspezione, emozione e contesto. […] Tutto nel romanzo ruota intorno al problema della conoscenza (fonte di ordine, l’anelito brochiano), provando a illustrare come un intellettuale proveniente da una scienza particolare possa giungere alla soluzione dei massimi problemi sovra-razionali come l’amore, la morte e il rapporto con il prossimo. […] Broch, al contempo, è sempre minuzioso, come nei romanzi maggiori, nel descrivere dettagliatamente il gioco di corrispondenze sussistente tra esterno e mondo interiore, tra segni, sensi e avvenimenti, emanazioni del mondo e riflessioni.»
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Quaderni d’altri tempi, 10 maggio 2022