«Tom Hofland non solo ci mostra la crudeltà dell’essere umano anestetizzato di fronte alla violenza altrui, ma ci offre la sua personalissima e cupamente comica visione della brutale freddezza del mondo degli affari, irride puntando i riflettori sul lato oscuro dell’aziendalismo. Affonda gli artigli, richiamando l’attenzione su coloro che antepongono gli interessi personali e gli introiti economici a discapito dei diritti dei dipendenti.»
Recensione di Elisa Raimondi da leggere cliccando qui