SPECIAL FINALMENTE CI HAI TROVATI di Edgar SELGE su “Convenzionali”

Recensione e intervista a cura di

Gabriele Ottaviani

«… affrontare la complessa materia [della memoria] costringe molto spesso a volgere lo sguardo laddove non si credeva possibile farlo, verso luoghi che non si vorrebbe osservare, a scavare a mani nude in una terra dura e fetida. […] Magistrale, schietto, commovente, sincero, autobiografico, intimo, universale, un libro da non perdere

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In certi momenti della narrazione i protagonisti sembrano provare ciò che in tedesco, con un vocabolo interessantissimo, viene chiamato “vergogna per colpa d’altri”, ossia FREMDSCHÄMEN: perché?

«Il discorso pubblico in Germania è caratterizzato dal fatto che ci proteggiamo costantemente dal punto di vista morale. Se si teme di essere accusati di un comportamento morale scorretto, nasce il termine “vergogna esterna”. Non mi piace questa parola. Sarebbe meglio dare un nome a ciò che non ci piace, invece di fingere di poter provare vergogna per gli altri. Il mio libro è una dichiarazione d’amore ai miei genitori, che hanno impiegato molto tempo per liberarsi dall’ideologia nefasta del nazionalsocialismo. Il dodicenne che racconta la storia non si vergogna di loro, ma è in conflitto perché soffre per i suoi genitori e li ama ancora. Non riesce a risolvere questa contraddizione. Nemmeno l’anziano, ovvero io, riesce a farlo.»

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