«Commovente fino alle lacrime, emozionante, potente, travolgente, trascinante, scritto in stato di grazia con una dolcezza lirica capace di toccare le corde più profonde dell’anima che entrano in contatto con la più naturale ed equanime delle cose umane, che è anche però la più dolorosa, ossia la fine della vita, il viaggio da cui non si torna…»
A cura di Gabriele Ottaviani
Intervista al traduttore Andrea Romanzi