Il superfluo della vita si struttura come un infinito conversare tra i due protagonisti, sposi novelli riparati in un appartamento alla periferia della mai citata Berlino per sfuggire all’ostracismo del padre di lei. Un conversare dal registro spesso ironico che si concentra sia sulle epifanie quotidiane sia su grandi temi di carattere politico e filosofico. E’ “uno squisito intrattenimento” firmato da una figura straordinariamente moderna e d’avanguardia quale è stato Ludwig Tieck, tra i fondatori del Circolo di Jena, la fucina del Romanticismo, e poi anticipatore del romanzo realista.
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A cura di Federica Velonà
‘Rai Cultura’, 20 novembre 2025

