IL TOCCO DEL PIANISTA recensito su “Artspecialday”

Scrive Vieri Peroncini: “La metafora dell’arte, dell’artista che filtra l’esistenza solo ed esclusivamente attraverso il mezzo artistico, fine e nel contempo metodo e ancora di salvezza è evidente. Ma è solo uno dei punti che si dispiegano sotto il tocco (è il caso di dirlo) sapiente di Mirt Komel, che apre tutta una serie di riflessioni filosofiche sull’esistenza, il suo significato e la sua assenza di significato, in un caleidoscopio di suggestioni che ogni lettore può interpretare anche alla luce della propria filosofia. Su tutto, ovviamente, il fascino praticamente (praticamente) archetipico del pianoforte, le sue innumerevoli valenze metaforiche, dagli 88 tasti al susseguirsi del bianco e nero, ebony and ivory, la coralità insita in uno strumento singolo, pianoforti che attraversano la jungla e che segnano una vita di viaggi in nave, in una ridda di immagini emotive eguagliabili soltanto dagli scacchi.”

Leggi qui l’articolo >

Condividi