Mirt Komel e IL TOCCO DEL PIANISTA su “Mangialibri”

Scrive Serena Calabrò: “Il protagonista de Il tocco del pianista non è tanto l’udito. Il vero protagonista è il tatto. […] Mentre accompagniamo Gabriel nel racconto della sua vita, il tatto perde la sua connotazione esclusivamente materiale e corporale e si eleva a “senso del senso”.

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Mirt Komel: “[…] le mani del pianista prendono il sopravvento sul pianista stesso ed è quello il momento “horror” de Il tocco del pianista. Questo è il motivo per cui ho posto questo accento sul tatto, piuttosto che sull’udito. L’udito è dato dalla natura, il tatto è ciò che si sviluppa tramite la cultura, con la tecnica.”

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