Livio Partiti intervista l’autore de IL TOCCO DEL PIANISTA a proposito del senso della parola “toccare” in questi giorni di emergenza sanitaria globale che ha tra i suoi effetti il distanziamento tra le persone.
“Ma prima ci si toccava davvero?”, si chiede e chiede Komel. Precludersi l’esperienza del tocco è una grossa perdita ma è come se ce ne rendessimo conto soltanto adesso, è come se fosse proprio la mancanza ad aver riconsegnato valore a un senso finora dato per scontato.
Una conversazione dirimente in cui si chiamano in causa pensatori come Jean Luc Nancy e Jacques Derrida, ma anche la densità di significato del noli me tangere /μὴ μου ἅπτου evocato dall’evangelista Giovanni nel racconto dell’intro tra Gesù risorto e la Maddalena.