DANILOV, IL VIOLISTA di Vladimir Orlov recensito su “Russia in Translation”

Così Stefania Angius: “Inviato sulla pianeta con l’intento di determinare se in lui prevalesse la natura umana o quella demoniaca, era stato annoverato sotto la condizione di “demone a contratto” e dotato di uno speciale braccialetto capace di farlo passare da una modalità all’altra, poi collocato fra i domovye per ambientarsi. […] È una sorta di ribellione silenziosa al conformismo quella di Danilov, che fa di lui un essere genuino nella sua unicità ereditata non solo per nascita, ma per la continua ricerca della propria identità e della natura delle cose. Al di sopra di ogni tornaconto personale. Nella narrazione della “chiamata” vengono rievocati temi e paesaggi sovrannaturali tanto cari alla corrente di scrittori fantastici Russi, trasportando il lettore dentro un turbinio di dimensioni spazio-temporali e livelli dall’atmosfera onirica in cui si dipanano le vicende che decideranno il destino di Danilov.”

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