SOLO di August Strindberg recensito su “SoloLibri.net”

Scrive Mario Bonanno: «Uno scrittore che inscena la propria commédie humaine sul ciglio spaesante della metafisica è capace di misurarsi con tragedia e senso del ridicolo sociali: come dire l’abisso ontologico e le effimere vertigini. Oltre che movente di un’affilata denuncia del pigro conformismo sociale (correlato all’incedere della cosiddetta modernità), la solitudine diventa, in Solo,anche alimento inalienabile del processo creativo […] Rarefatto e altresì capace di affondi impietosi, un “classico” ricco di stratificazioni, tradotto e analizzato in modo esteso da Franco Perrelli.»

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