LA MUTA recensito su “crunchED”

«Un romanzo visionario, perturbante, che suggerisce come i sentimenti possono annidarsi anche fra i pori della pelle e tornare a galla con la stimolazione di uno dei cinque sensi, quello meno prevedibile: il tatto.

Aliya Whiteley dà significato e valore a tutti quei luoghi comuni (non sto più nella pelle, a pelle lo sento…) su quel tessuto di frontiera che sta tra noi e il mondo esterno. Quel fantastico organo che arriva a misurare anche 2 metri quadrati e pesare 10 chili, si autoripara e si estende nel corso della vita. E allora, perché non dovrebbe anche ricordare le emozioni?»

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