«Scardanelli scrive un noir metafisico: la pagina pulsa di citazioni e riflessioni sulla misura del castigo, sull’inevitabilità del tragico quando l’uomo scambia la vendetta per giustizia. La lingua è densa e spesso lirica; il paesaggio è un vero e proprio coro tragico. Una lettura da non perdere per chi ama i romanzi in cui il luogo comanda sugli uomini.»

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