BUIO di Anna Kańtoch recensito su “thrillerNord”

Scrive Gaudenzio Schillaci: “Il romanzo si presenta come una ‘storia di formazione al contrario’: in un viaggio attraverso i buchi formatisi nella memoria della protagonista si finisce per essere spettatori e al tempo stesso protagonisti della storia, immedesimandosi nella vicenda di questa donna lacerata, costantemente fuori dallo spazio e dal tempo in cui si trova ma al tempo stesso totalmente ingoiata dalla sua Polonia e nella dimensione che le è stata data. Contraddizioni che la portano a mischiare le convenzioni, combatterle e accettarle, in un continuo rincorrersi tra il presente e il passato, tra la bambina che era e la donna che è diventata.”

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