BUIO di Anna Kańtoch recensito sul blog “Convenzionali”

Così Gabriele Ottaviani: “Omosessualità, femminismo, perversione, ossessione, malattia, incesto, la psiche e i suoi recessi reconditi, i suoi meandri torbidi: c’è tutto questo, e molto altro, in un romanzo, premiato col principale riconoscimento letterario, mai prima d’allora appannaggio d’una donna, appena uscì, otto anni fa, e adesso finalmente se ne può celebrare pure l’edizione italiana, in patria, la Polonia in cui da un lato si manifesta, fino a coinvolgere con tali istanze anche il parlamento europeo, per i diritti civili e arcobaleno e dall’altro si promulgano decreti che paiono estremisti e oscurantisti, e persino che hanno ben poco a che vedere col messaggio d’amore universale della fede che pretendono di difendere…”

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