CONTRO LA MUSICA di Manlio Sgalambro recensito su “SoloLibri.net”

Così Mario Bonanno: «Il saggio si presta a meta-significazioni. Quasi che il discorso sulla musica suonasse come pretesto, introducesse sottotraccia a una speculazione sull’aut-aut ontologico cui siamo chiamati: o l’ethos oppure l’annichilimento di senso. Il libro (per sua fortuna) non è un giallo, per cui mi sia concesso di disvelarlo sin nelle sue ultime righe, riassuntive del senso provocatorio (pag. 59):

“L’ascolto come index societatis: quasi solamente su di esso si è fermata l’attenzione. Che nell’ascolto avvenga qualcosa di metafisico, per usare un termine barbarico, sembra essere rivolto contro la stessa percezione che difatti non lo percepisce. In realtà in un ascolto giusto l’ethos impone di ascoltare nei suoni la dissoluzione del mondo. Per un momento esso non c’è più. Chi ascolta veramente, ascolta l’ascolto. Chi ascolta veramente ascolta la fine del mondo”.»

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