“La critica al capitalismo spinto non è nuova per il genere thriller […], ma Hofland sceglie una via totalmente diversa con un romanzo che esplode in pagine piene di black humour, crimini e situazioni surreali, molto più profondo di quello che appare, che nemmeno per un momento perde la sua vena crudelissima e francamente molto divertente.”
Recensione di Marina Belli da leggere qui