«un romanzo grottesco e divertentissimo, dal sapore cinematografico, Tom Hofland descrive un mondo lavorativo surreale eppurefin troppo familiare, denunciando, con la sua prosa irresistibile la disumanizzante dittatura del profitto e dell’efficienza che caratterizza il nostro tempo. […] un’allegoria meravigliosamente riuscita che disseziona il marcio dell’animo umano.»
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Libero, 5 marzo 2024