Così Andrea Carria: “Un discorso a parte merita la lingua letteraria di Sarah Blau, una lingua ricca, sfaccettata, abituata a giocare con le parole, ma anche irriverente e provocatoria. La provocazione linguistica è uno dei terreni su cui la scrittrice porta la sua sfida alla tradizione. Contemporaneo e anticonformista, il romanzo illumina con le parole ciò che religione, costumi e usanze relegano da millenni nell’indicibile; e l’illuminazione avviene, riesce proprio perché tali inserti fanno parte di un tessuto linguistico di grande equilibrio. Le figure retoriche e di linguaggio sono interessanti, alcune invero molto belle.”
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