Scrive Nicola Vacca: «Hedayat racconta con una scrittura lirica, potente e a tratti visionaria, tutte le oscure contraddizioni della società persiana, rievocando un mondo saldo nella tradizione ma che allo stesso tempo si è perso, anche se ancora esistono tracce nella memoria. Lo scrittore si mescola tra le gente, cammina per le strade, vuole solo raccontare le scene di vita quotidiana attraverso l’anima randagia e solitaria dei suoi personaggi. Ogni racconto è un affresco del mondo in cui lo scrittore è nato e di Teheran, tra le cui strade si consuma ogni giorno una commedia quotidiana del disincanto.»
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