Scrive Adriana Poggiali: “Gli eventi del romanzo si svolgono infatti in Danimarca, intrecciandosi e ricostruendo in parte la storia del re Cristiano. Ma non si tratta primariamente di un romanzo storico, più che raccontare eventi, descrive sottilmente lo spirito dell’epoca, le atmosfere e la bellezza dei paesaggi nordici, ed è questo che affascina i lettori. Un libro che ti spinge a leggerlo d’un fiato, senza sosta. […] Imponente la dimensione onirica nel libro, dove figure metaforiche dominano le povere vite dei protagonisti, fra tutte, maestoso, spicca il cavaliere della morte. Sotto la luce fredda del cielo del nord, paure e miserie vengono messe a nudo senza compassione.”
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