LA CADUTA DEL RE recensito su “Pulp Libri”

JOHANNES V. JENSEN: MITO E MODERNITÀ DAL PROFONDO NORD

di Alessandro Fambrini

«Noto, perché titolare di un Nobel per la letteratura, e negletto per lo stesso motivo: perché si trattò del premio attribuito nel 1944, in uno dei periodi più neri della storia europea e mondiale: quasi un premio bruciato, con l’Accademia di Svezia che, come paralizzata e incapace di dare un segnale di scossa o almeno di speranza al mondo, andò a pescare un autore oscuro, che anche nelle sue opere più note sembrava fuggire dalla storia e rifugiarsi in un passato trasfigurato e mitizzato. Ma ora Jensen, visto dalla distanza di un secolo, può essere recuperato e riproposto anche al nostro tempo, e proprio in virtù del suo essere insieme nella storia e fuori da essa. […] Incastonato di gioielli come questo, La caduta del re è il romanzo di un passato nordico appena sfiorato dalla civiltà, ancora incardinato nel mito: eppure da esso emergono voci che ci parlano della nostra modernità, e speriamo che, nell’opera di riscoperta dei classici della letteratura scandinava, altre possano presto seguirle.»

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