La distopia cresce un cerchio dopo l’altro
di Marco Ostoni
«Mandati vivi all’Inferno». In una Città sporca e grigia, infestata di babbuini urlanti, distesa fra una muraglia color giallo e un orrido senza fondo e su cui il sole si accende e si spegne al comando di un misterioso manovratore. Novelli Dante, al cui fianco, però, non ci sono i fidi Virgilio e Beatrice, ma misteriosi e oscuri Mentori che ne determinano le sorti. sono i protagonisti del romanzo La città condannata […] il libro è una sorta di denuncia distopica dei regimi illiberali di ogni tempo e luogo […] Gli autori, forti di una scrittura fortemente evocativa, rendono alla perfezione l’atmosfera dell’infernale distopia.
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