LA CIVETTA CIECA recensito su “Satisfiction”

Scrive Carla Tolomeo Vigorelli: Sadeq è instancabile nella ricerca del linguaggio, del dialetto, delle leggende e delle superstizioni […] . Fa riemergere questa cultura autentica dal passato, nelle composizioni poetiche, nelle usanze antiche che si tramandano tra gli strati più umili della popolazione dove ha scelto di vivere, dove lavora in situazioni precarie, pur essendo un aristocratico, pur potendo ambire a incarichi importanti. […] Ne ricava un linguaggio diverso da cui prenderà avvio la nuova letteratura del suo paese, ricerca dialetti e idiomi quasi estinti, li vivifica, li adatta alle circostanze dei suoi romanzi, si libera attraverso l’antico folclore dalla tirannia della religione, espressa da un clero corrotto e mercificato, crudele nell’esecuzione delle leggi del Corano. […]
Un lungo incubo interrotto da momenti di intensa poesia, da prese di coscienza tra i fumi della droga, da voglia di annientamento per rinascere, come un’araba fenice, dalla successione infinita del delirio, dal male di vivere. Un romanzo diverso, che non si riesce ad abbandonare fino all’ultima riga, per poi volerlo leggere e rileggere perché in quel significati nascosti ognuno ritrova la parte oscura di sé, e vuole finalmente decifrarla.”

 

Leggi l’articolo completo qui >

Condividi