LA MUTA di Aliya Whiteley recensito su “Carmilla”

LA PELLE, E CHI CI STA SOTTO: IPOTESI DI UN EDEN ALTERNATIVO

di Franco Pezzini

«Dove la storia finisce col provocarci: quanto l’amore di cui siamo capaci – come singoli, e in fondo anche come modelli sociali – resta un fenomeno transitorio tra una svolta e l’altra della nostra vita, e quanto invece ha radici profonde in noi? È qualcosa destinato a perdersi con un po’ di profumo sulla nostra epidermide, può essere recuperato dopo fasi di allontanamento? E, in un’epoca come la nostra di amori malati e stalking (in realtà non un fenomeno nuovo, ma in passato impedito dalle catene caricate sulla donna), quanto siamo in grado di non forzare un attaccamento di chi si sente ormai autonomo da noi? In scena nel romanzo è un’intera panoramica di declinazioni dell’amore, da quelle più velleitarie alle più ossessive e tormentate – tutte comprensibili, alcune insane e moralmente ripugnanti –, da quelle destinate a spegnersi ad altre capaci di sopravvivere. La risposta non può che essere individuale, legata a un profilo e a una ricerca personalissimi – anche se inevitabilmente porta a ricadute sociali. […] Che si tratti del Legame cui giustamente possiamo puntare o invece di rapporti con chi (SME – Sindrome della Muta Estrema – o meno) avrà appunto necessità di archiviarci, e dovremo rispettare. Potremo essere accantonati per anni o anche per tutta la vita: fa male ma succede. E riflettervi, per contro, anche attraverso un romanzo bello e appassionante come questo, non può che farci bene..»

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Carmilla, 5 dicembre 2021

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