Così Anna Calvesi/Domenica Blanda a proposito del romanzo di Paolo Scardanelli: “L’autore ripercorre con linguaggio a volte ricercato, gli anni 80 e le tribolazioni dei personaggi, in primo piano ci sono le storie personali inevitabilmente condizionate per alcuni dagli eventi socio-politici. Molti sono i riferimenti filosofici anche di filosofie orientali di cui il protagonista si è nutrito. Il romanzo diventa ad un certo punto incalzante tenendo il lettore attaccato alle pagine fino alla fine, con un finale a sorpresa.”
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