“LE RIVELAZIONI” TRA SCIENZA E OMICIDI
di
Ramona Iaboni
«Arrivati alla fine del romanzo viene da chiedersi se descriva una realtà distopica o utopica, il che si lega alla natura ultima della coscienza dal punto di vista scientifico. Potremmo arrivare a capire che la coscienza non esiste, che ci stiamo illudendo e che non possediamo libero arbitrio, oppure no, al momento non possediamo conoscenze sufficienti a dare una risposta definitiva. […] Secondo l’autore, la distinzione tra campi come “arte” e “scienza” è una convenzione del mondo accademico e, nel momento in cui riusciamo a varcarne i confini, possiamo creare un approccio originale, come quello che viene proposto in questo romanzo d’esordio dell’autore.»
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