«Una riflessione potente, profonda e attualissima sul confine sottile tra scelta e condanna, tra autonomia e perdita.
Non una distopia di maniera, ma è un avvertimento elegante e spietato.
Di quelli che restano dentro.
Necessario.»
Recensione di Sabrina De Bastiani da leggere cliccando qui
TN, 18.12.25

