«È l’amore l’unica “teoria del tutto”. L’incognita che “ha parole di vita eterna”. Anche per un matematico devoto che, quelle parole, sembra non riuscire a riconoscerle. Come Richard Hieck, protagonista di un libro che si intitola appunto L’incognita, di Hermann Broch – grande scrittore mitteleuropeo naturalizzato americano del primo Novecento, divenuto celebre per la trilogia I sonnambuli (1931-’32) – oggi ripubblicato dopo oltre quarant’anni di oblio…»
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Il Foglio, 25 maggio 2022