«c’è un’idea in particolare che, volenti o nolenti, la nostra società tende a considerare negativamente, nella migliore delle ipotesi come fallimento esistenziale: è l’idea del suicidio. Simon Critchley, rinomato filosofo britannico, insoddisfatto di questa idea, perché retaggio di modi di pensare che non reggono l’evoluzione della sensibilità contemporanea, in movimento come tutto il resto, dedica al tema un libro.»
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