Ontologia Orientata agli Oggetti: intervista a Graham Harman sul “manifesto”

COMBINAZIONI OSCURE DEL PENSIERO

Intervista a Graham HARMAN, uno dei massimi esponenti del “realismo speculativo” che si propone di superare l’antropocentrismo

di Massimo Filippi

…tutti gli oggetti, indipendentemente dalla loro natura, sono reali, discreti e mai pienamente comprensibili. In tal modo la OOO si smarca dall’antropocentrismo tanto caro alla nostra tradizione filosofica: la realtà, per esistere, non ha bisogno della correlazione tra pensiero umano e mondo delle cose. Grazie al prezioso lavoro di Francesco D’Isa e Olimpia Ellero, Carbonio Editore ha recentemente reso disponibile in italiano Ontologia Orientata agli Oggetti. Una nuova teoria del tutto, un saggio del 2018 in cui Harman propone un’agile e godibilissima cartografia della sua innovativa proposta teorica.

Come interpreta l’«oggetto» più attuale di questi tempi di questi tempi, ossia la pandemia da coronavirus?

«Se c’è qualcosa di buono in questa pandemia è ricordarci che la sfera della politica è composta sia da non-umani che da umani. Penso che l’errore condiviso a destra e a sinistra sia l’enfasi esclusiva posta sulla natura umana. Gli umani sono esseri pericolosi e malvagi che necessitano di rigide norme di controllo o, invece, sono esseri indefinitamente migliorabili ma corrotti dalla società? La moderna teoria politica è pervasa da questa domanda.»

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il manifesto, 2 settembre 2021

Intervista menzionata (18′ ca.) e segnalata dal programma “Pagina 3” di Radio Rai 3:

https://www.raiplayradio.it/audio/2021/08/PAGINA-3-3ada075e-27eb-40a5-856a-7ef91311e3e1.html 

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