Scrive Paolo Romano: «Sono pagine che parlano direttamente ai sensi, accendendosi attraverso nuances di colori, riverberi di luce, una vasta gamma di profumi e spezie, paesaggi sempre contesi tra il deserto e il paradiso, la desolazione e la terra dell’abbondanza. Bouazza, che con Paravion ha vinto il Golden Owl Award, possiede il dono di una scrittura fluida, miscela i diversi registri di una narrazione che appare “sospesa”, contesa tra le esigenze di fabulazione e l’aderenza alla triste realtà degli emigranti. […] Un romanzo che parla ai sensi, ma anche alle memoria. Come direbbe Giorgio Caproni: “ci fa tornare lì dove non siamo mai stati”»
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