RITI NOTTURNI recensito su “Milano Nera”

[I mistery di Colin Wilson]  non devono però trarre in inganno: si tratta, sì, di congegni dalla tensione perfettamente scandita nei quali il colore narrativo prevalente – deduttivo horror o science fiction, a seconda dei casi – è reso con suggestione piena, ma anche e soprattutto di altrettanti manifesti della ricerca esistenziale dell’autore. È il caso in particolare di Riti Notturni, primo libro della trilogia di Gerard Sorme, scritto da Wilson quasi in contemporanea al suo fondamentale saggio The Outsider e pubblicato per la prima volta nel 1960.

[…] Gli outsider come Sorme, Nunne, Glasp, si collocano a mezza via tra gli uomini comuni e gli eletti, potremmo quasi dire gli dei. Il loro inconsueto acume li porta a comprendere, a differenza della massa inerte, che la vita non è ciò che appare e a questa consapevolezza pagano il prezzo esorbitante della dannazione a un’eterna ricerca, a un conflitto permanente tra il disgusto per ciò che sono e la frustrazione per non essere ciò che vorrebbero.

http://www.milanonera.com/riti-notturni/

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