SPECIAL LA TUFFATRICE di Julia von Lucadou su Nerdcore

Così Cristiano Saccoccia: Una vera falsa utopia claustrofobica che attanaglia il lettore; il vero talento dell’autrice è di ottenere questo effetto senza abusare di sensazionalismi o exploit narrativi. Ma mettendo davanti al lettore la lucida e fredda realtà di un futuro non troppo lontano e schiavo della perfezione.”

Il romanzo contiene una critica sotterranea verso la “società delle performance”, come un urlo strozzato contro un mondo lanciato verso il progresso e l’efficienza, ma che ignora totalmente l’interiorità degli esseri umani. Credi sia questo il futuro che ci aspetta?

“Penso che il cuore di tutto sia una credenza molto capitalistica, il tuo valore come persona è determinato dalla tua produttività, e il tuo status. Il nostro senso di competizione fluisce dai social media, dove tu sei costantemente messo in vetrina e comparato agli altri che sono migliori e più belli di te, e questo senso di inferiorità basta a spingere le persone a lavorare più duramente. L’intelligenza artificiale, la robotica, possono essere un mezzo per abbandonare la mera performance e funzionalità, ma allo stesso tempo noi stiamo usando queste tecnologie per provare ad essere più simili a loro. Ho scritto il romanzo per argomentare che ciò per noi è umano è l’opposto della funzionalità: le nostre emozioni, le relazioni, i nostri sbagli.”

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