SPECIAL su “Mangialibri”: Snæbjörn ARNGRÍMSSON e il suo CASTELLO DI BUGIE

A cura di

Sara Cabitta

«Arngrímsson fa lavorare l’immaginazione del lettore…»

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«Sono sempre stato affascinato dal confine tra la menzogna e la verità. Sono cresciuto in una famiglia clericale. Mio padre era un prete protestante e c’era una forte enfasi sul dire sempre la verità. Ciononostante, mi piaceva intrattenere mia madre con storie sui nostri vicini, storie radicate nella verità, ma condite da vividi dettagli. Ho scoperto che potevo rendere felice mia madre raccontandole queste storie abbellite. È stato lì che ho imparato il potere della narrazione…»

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