SESSO E RISATE GUARISCONO DA MAO
di
Marco Del Corona
«Anche delle ferite, a volte, si può ridere. Wang Xiaobo ha riso delle proprie e di quelle della sua Cina.[…] Guardie rosse, processi popolari: storie di dolore e di morte, testimonianze di resistenza che hanno nutrito l’immaginario artistico. Se era possibile, a volte, stendere una mano di prudente ironia su certi aspetti di quel periodo, pareva impensabile riderne. Invece Wang Xiaobo optò per lo sberleffo, senza pudore, e con uno slancio tanto dissacrante quanto liberatorio, perché permeato di simpatia per i propri connazionali, non di commiserazione.»
Recensione da leggere qui
“la Lettura”-Corriere della Sera, 6 ottobre 2024