Ontologia Orientata agli Oggetti di Graham Harman recensito su “Pulp Libri”

«è una buona notizia che sia finalmente arrivato in Italia, pubblicato da Carbonio con l’acuta introduzione di Francesco D’Isa, il manifesto programmatico della OOO, dal sottotitolo ambizioso: “Una nuova teoria del tutto”. L’opera consente al pubblico italiano di confrontarsi con le sfide di una nuova e articolata modalità di pensiero che diventa sempre più cruciale padroneggiare, data la velocità con cui vediamo da un lato il genere umano rimpicciolirsi davanti a un mondo che reclama la propria indomabilità (la pandemia e la crisi climatica ne sono due esempi più che lampanti) e dall’altro la crescita esponenziale dell’importanza di oggetti che si pongono come prolungamenti costitutivi dell’uomo.

Se restano indubbiamente dei punti aperti che la OOO fatica a colmare, è pur vero che il pregio essenziale di una nuova teoria filosofica non è dare risposte rassicuranti, ma porre domande, sollecitare il pensiero. E in questo, la OOO va dritta al punto: la crisi dell’antropocentrismo è a tutti gli effetti in atto, ma ciò non è un male, nemmeno per l’uomo spodestato che, riconoscendo che il mondo e gli oggetti esistono indipendentemente da lui, potrà finalmente allargare i propri orizzonti conoscitivi e salvaguardare ciò che non solo lo circonda, ma esiste e si relaziona al di fuori del suo raggio d’azione.

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