«è una buona notizia che sia finalmente arrivato in Italia, pubblicato da Carbonio con l’acuta introduzione di Francesco D’Isa, il manifesto programmatico della OOO, dal sottotitolo ambizioso: “Una nuova teoria del tutto”. L’opera consente al pubblico italiano di confrontarsi con le sfide di una nuova e articolata modalità di pensiero che diventa sempre più cruciale padroneggiare, data la velocità con cui vediamo da un lato il genere umano rimpicciolirsi davanti a un mondo che reclama la propria indomabilità (la pandemia e la crisi climatica ne sono due esempi più che lampanti) e dall’altro la crescita esponenziale dell’importanza di oggetti che si pongono come prolungamenti costitutivi dell’uomo.
Se restano indubbiamente dei punti aperti che la OOO fatica a colmare, è pur vero che il pregio essenziale di una nuova teoria filosofica non è dare risposte rassicuranti, ma porre domande, sollecitare il pensiero. E in questo, la OOO va dritta al punto: la crisi dell’antropocentrismo è a tutti gli effetti in atto, ma ciò non è un male, nemmeno per l’uomo spodestato che, riconoscendo che il mondo e gli oggetti esistono indipendentemente da lui, potrà finalmente allargare i propri orizzonti conoscitivi e salvaguardare ciò che non solo lo circonda, ma esiste e si relaziona al di fuori del suo raggio d’azione.
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