MARIE GRUBBE recensito su “Alias”-il manifesto

Così il germanista Andrea Meregalli: «Ma il fulcro del romanzo è altrove, nell’interiorità dei personaggi, nello scavo psicologico dell’individuo: prendendo spunto dalla realtà storica, Jacobsen sonda l’animo della donna protagonista attraverso le sue relazioni con mariti e amanti, sottolineando il suo pieno diritto alla realizzazione di se stessa, anche nella sfera affettiva e erotica. Inizialmente esposta alle costrizioni e alle aspettative della società del tempo, che lei stessa fa propri, Marie aspira al matrimonio come via per affermarsi socialmente e liberarsi dell’autorità paterna; ma l’interesse del romanzo non sta nelle rivendicazioni sociali, né nell’ottica proto-femminista che andava affermandosi al centro del dibattito pubblico. Il senso della vicenda va piuttosto colto nel desiderio di Marie di agire attivamente senza aspettare che altri le attribuiscano un ruolo, varcando “la porta della vita” invece di “rimaner fuori ad ascoltare le note della festa, non invitata, non richiesta, come una serva storpia”, nelle sue stesse parole.»

Alias – il manifesto – Jens Peter Jacobsen – Marie Grubbe_28.07.2019

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