ALIYA WHITELEY: LA SFIDA DEL FUTURO È SCRITTA SUI CORPI

Intervista all’autrice britannica che pubblica La muta per Carbonio

di Guido Caldiron

Una delle protagoniste della fantascienza e del weird racconta un mondo nel quale gli individui cambiano pelle perdendo la memoria di se stessi. «Si è soliti dire che l’amore può durare per sempre o può essere sconfinato, ma per i protagonisti del romanzo ha una scadenza, come “l’involucro” nel quale vivono». «Scrivo sempre di alterità e inconoscibile: altrettanti modi per interrogare il nostro antropocentrismo. E porsi dal punto di vista dell’”altro”: si tratti di funghi, piante o “alieni”

«Aliya Whiteley (1974) intreccia con grande maestria generi e stimoli, sguardi e quesiti, costruendo una storia che pesca nel fantastico come nel noir pur evocando con delicatezza temi che sono al centro delle preoccupazioni dei lettori in questa stagione segnata dalla pandemia.»

 

Leggi l’articolo cliccando qui

il manifesto, 23 dicembre 2021

 

 

Condividi