BUIO di Anna Kańtoch su “Carmilla”

Decodificatore finissimo di immaginario e fantastico, Franco Pezzini dedica al romanzo della scrittrice polacca una recensione-monografia di pregnanza stupefacente, innervata di rimandi di densa e suggestiva precisione – dai concetti di Doppelgänger, bidentità, rifrazione, ipnosi, fino ai miti e alle fiabe, passando per la convocazione di grandi personalità quali Le Fanu, Teodorov, Mann fino a Jack Finney.

Così Pezzini: «Uno di quei romanzi capaci di fornire al lettore preziose chiavi di suggestione, provocazioni visionarie, soluzioni immaginali brillanti su quel nodo dell’identità (personale e collettiva, psicologica e sociale, persino politica) che rappresenta forse il tema centrale della letteratura moderna e direi certamente della letteratura fantastica. […]  una lettura di grande godibilità e di spessore pienamente letterario, che spinge – una volta terminato – alla rilettura: e non solo per meglio sfidare il misterioso finale, ma in generale per gioire del labirinto di dimensioni intersecate a provocare il lettore e il suo mondo di appartenenza».

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Carmilla, 15 aprile 2021

 

 

 

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