«Arkadij e Boris Strugackij ci offrono una narrazione insolita e senza tempo, che pone domande attuali sull’intelligenza artificiale e sul futuro. Riuscendo a fondere i due testi letterari, gli scrittori sviluppano in parallelo le storie di Sorokin e Banaev, disegnando così l’immagine reale di uno scrittore sovietico e delle sue tristi vicende nel mondo del socialismo sviluppato.»
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Slavia, rivista trimestrale di cultura, n. 2 del 2023