Scrive Luca Ruocco: “Doughty riesce a entrare nei dettagli [quei dettagli!] senza offendere il buon gusto, ma scavando la coscienza. Riesce a rimanere in equilibrio tra romanzo di formazione, biografia macabra e un’accurata guida all’industria funeraria americana [con i pro e i contro]. Il tutto mentre affronta temi universali ma sempre assai personali come la famiglia, l’amicizia e l’amore, nella ricerca di una realizzazione personale difficile da inquadrare e far comprendere.”
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